martedì 1 dicembre 2009

Beyond reality

Multwins - Part 1

Molto spesso capita che durante i sogni, anche i più strani, affrontiamo le situazioni come se fossimo nella “realtà”. Si ha paura di ridicolizzarsi, di fare qualcosa di pericoloso o adrenalinico per paura delle conseguenze che, a tutti gli effetti, non arriverebbero. Le pochissime volte in cui ci si rende conto di essere in un sogno, sono le migliori, in quanto si ha un mondo a completa disposizione.
Angelo era nel suo piccolo e accogliente appartamento – ricavato da una porzione di villetta bifamiliare – dove si godeva il primo di una lunga serie di giorni di ferie meritatamente sudati. Fuori dalla finestra il mese di novembre si mostrava in tutta la sua tristezza, carico di umidità e di nuvole. Dopo un tranquillo risveglio attorno alle nove e dieci, si godeva il calduccio di casa sua di fronte ad un tazzona di caffellatte e biscotti secchi di cui era ghiotto.
Rideva mentre guardava una puntata della sua serie preferita in TV e pensava distrattamente a ciò che avrebbe dovuto fare durante quella giornata.
Il campanello lo interruppe proprio mentre pregustava un ennesimo biscotto. Sbuffando si alzò dal divano poggiando la colazione sul tavolo lì accanto mentre avvisava ad alta voce il seccatore che sarebbe arrivato subito.
Aperta la porta a metà per dare un occhiata a chi fosse lo scocciatore, si congelò appena lo vide in volto. Insieme allo stupore, venne meno la presa sulla porta che cominciò ad aprirsi pian piano.
L’uomo di fronte a lui sollevò la pistola che teneva in mano per puntarla alla fronte di Angelo, incapace di articolare qualsiasi suono degno di nota mentre spalancava la bocca con fare stupito. In quel preciso istante, Angelo capì di essere in un brutto sogno e che presto, dopo il colpo di pistola, si sarebbe svegliato – probabilmente urlando nel letto coperto di sudore. Dopotutto era già successo altre volte e non si preoccupò più del necessario.
Ma nessun risveglio agitato ci fu per lui. Giaceva a terra esanime in una pozza di sangue mentre l’estraneo si faceva spazio in tutta tranquillità dentro casa sua, richiudendo la porta dietro di se per poi prendere la colazione abbandonata sul tavolo e sedersi sul divano.

7 commenti:

  1. :-) una cosa su un dettaglio. L'idea che mi sono fatto è che viva in un appartamento di un condominio, quindi io aggiungerei un "silenziata" alla pistola... Perchè altrimenti mi viene spontaneo pensare che altre persone arrivino per capire cos'era quel rumore dello sparo. Oppure, è da ssumere che non c'è nessuno in giro? ...lo so che sono pignolo... però una pistola fa tanto rumore.
    Però bello come ricolleghi la piccola introduzione :-) bello stile.

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  2. Grazie per l'appunto. Mi era sfuggito. :)

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  3. La colazione... Gli ha fregato la colazione...
    ಠ_ಠ

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  4. Adoro i crimini efferati. Questo era la cosa peggiore che ci si può immaginare.

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  5. due domande da rompipalle quale sono:
    1-Le porte degli appartamenti di solito non sono dotate di spionini? ok che nessuno li usa però...
    2-Sono un po' perplesso su quel singolo colpo di pistola. Se fossi l'assassino, in fase di pianificazione valuterei molto attentamente sia il calibro che la tipologia di pallottola da utilizzareCon una 9mm andrei sul sicuro vista la quantità di danni che provoca il proiettile. come sai ha un'energia sufficiente ad attraversare una scatola crenica e causerebbe un foro d'uscita di dimensioni notevoli. Tuttavia è un delitto "sporco" per via dell'alta dispersione di frammenti ossei, schizzi, sangue e materia grigia. dovendo entrare poi nella stanza non è proprio l'deale. Dovendo trattenersi nella scena del crimine secondo me avrebbe sicuramente optato per un calibro inferiore e per dei proiettili prefremmentati che rimbalzano all'interno della scatola cranica facendo notevoli danni. Un singolo proiettile di quel tipo però non sempre ceusa la morte istantanea (nonostante l'entità dei danni) e pertanto il killer ne dovrebbe sparare 2 o meglio ancora 3 in rapida sequenza. la scena del crimine però sarebbe decisamente più pulita . insomma, perchè ti faccio tutta questa lagna? perchè arma utilizzata e scena del crimine non mi sembrano "sincronizzate" tra di loro, specie se poi il killer si mette sul dvano come niente fosse....Ti serve una stanza utilizzabile senza troppe attenzioni, pertanto calibro piccolo = più colpi.
    Ma questo ovviamente è solo il mio parere...

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  6. Vi stupirò ... ^_^ o almeno, spero di stupirvi.

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  7. bella l'apertura e chiusura col sogno... dovresti esercitarti ed approfondire la mistura reale/irreale, secondo me darà tono e suspance alla lettura

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